Università degli Studi di Perugia - CdL Magistrale Scienze Motorie

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 Convegno: Progettare e valutare le competenze motorie dalla teoria alla pratica

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Il seminario, organizzato dall’Ufficio Educazione Fisica dell’USR Umbria e dalla CAPDI (Confederazione
delle Associazioni dei Diplomati ISEF & laureati in Scienze Motorie), si è svolto presso l' Auditorium
dell'Istituto Capitini e ha fatto registrare oltre un centinaio di studenti fra Triennale e Magistrali.
Il grandissimo valore dei docenti ha tenuto alta l'attenzione dei presenti, che, oltre ad una parte teorica
molto ricca e dinamica, hanno particolarmente apprezzato la parte pratica, in cui i numerosi insegnanti,
provenienti dalle scuole umbre di ogni ordine e grado, hanno lavorato insieme agli studenti del Corso di
Laurea, partecipando attivamente alle numerosissime proposte presentate, atte a declinare e poi
valutare, le competenze motorie, focus dell'incontro.
“E' stata una grandissima opportunità quella di aver visto uno dei seminari Capdi a Perugia, cosa che
non succedeva da parecchi anni”, sostengono i proff. Quarato e Piccotti, promotori di questa iniziativa,
che hanno portato il saluto dei presidenti dei due Corsi di Laurea, e che si sono detti molto soddisfatti
del grande apprezzamento riscontrato per questa iniziativa.

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“Un testo panoramico sulle nuove metodologie dello sport paralimpico praticato da persone con disabilità sia leggera sia gravissima come attività amatoriale o agonistica, una sintesi di circa 2mila slide, da me utilizzate per le lezioni agli studenti di Medicina, elaborata nei due anni caratterizzati dall’emergenza sanitaria per il Covid-19”. Così Luigi Bertini presenta il suo nuovo libro “Disabilità e sport paralimpici, metodologia e didattica”, al centro dell’incontro che si è svolto lunedì pomeriggio nella sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia.
Al tavolo dei relatori, oltre all’autore, c’erano l’assessore allo sport del Comune di Perugia, Clara Pastorelli, il professore Giuseppe Rinonapoli, presidente del corso di laurea in Scienze e tecniche dello sport e delle attività motorie preventive e adattate del Dipartimento di Medicina e chirurgia in cui Bertini è docente, Antonella Piccotti, docente dello stesso corso di laurea, nel ruolo di moderatrice, e il vice presidente del Comitato Italiano Paralimpico Umbria, Massimo Catarinucci.
“È un vero piacere partecipare alla presentazione del libro scritto dal professore Bertini, una figura di spicco nel mondo della pallavolo regionale, con una carriera fatta di tante esperienze e di numerose soddisfazioni sportive”, ha detto Pastorelli. “Il suo curriculum – ha proseguito l’assessore - ha portato nel 2021 la Federazione Italiana Pallavolo a riconoscergli il titolo di allenatore benemerito. Titolo che si è conquistato non solo dedicando una vita al mondo dello sport dei normodotati, ma rivolgendo grande attenzione alla realtà delle persone con disabilità, desiderose di misurarsi con lo sport e con la pallavolo”.
Pastorelli ha sottolineato che “se in Italia oggi di parla di sitting volley il merito è sicuramente del professore Bertini, che ha saputo trovare la forza e il tempo per sviluppare la disciplina a livello nazionale e dare grande risalto al movimento italiano. Questo, quindi, è un libro che è frutto di tante esperienze vissute sul campo e di un’approfondita attività didattica sviluppata nel contesto universitario, dove Bertini da anni rappresenta un riferimento nella facoltà di scienze motorie. L’amministrazione comunale è orgogliosa di poter annoverare nella città uomini di sport come Luigi Bertini: a lui i migliori auguri per il proseguo dell’attività professionale e per la diffusione del suo libro”.
Illustrando la struttura del volume, 14 capitoli con prefazione del presidente del Cip Luca Pancalli, lo stesso Bertini ha spiegato che, nella prima parte, esso ripercorre la storia delle attività fisico-motorie adattate e dello sport paralimpico, per poi analizzare le varie tipologie di deficit (fisico, sensoriale e intellettivo-relazionale) e delineare percorsi metodologici specifici che, attraverso le “classificazioni”, definiscono le diverse categorie in base alle abilità e al residuo funzionale degli atleti. Con la definizione degli obiettivi (tra cui l’accessibilità) e dei benefici delle attività fisico-sportive adattate, ci si addentra nella fase dell’apprendimento e dell’allenamento senza tralasciare implicazioni psicologiche, precauzioni e controindicazioni. La seconda parte approfondisce alcune discipline paralimpiche specifiche per le varie patologie fisiche, sensoriali e intellettivo-relazionali e include anche due capitoli dedicati all’invecchiamento e all’attività fisica e sportiva nell’età senile.
La professoressa Piccotti ha ricordato che il volume fa seguito a un altro del 2005 dedicato alle attività adattate, già “molto avanzato a quel tempo”; un ulteriore approfondimento delle tematiche si è quindi tradotto in un testo di grande pregio e utilità. Secondo Catarinucci, che ha portato i saluti del presidente del Cip Umbria Gianluca Tassi, “Bertini è una persona che con umiltà e dedizione ha sviluppato in modo sempre più capillare l’attività sportiva per persone con disabilità facendo tra l’altro nascere in Umbria il sitting volley; anche attraverso i suoi libri il professore contribuisce ad affermare il concetto che lo sport è uno per tutti, lega persone normodotate e persone con disabilità e aiuta l’inserimento nella società”.
Numerosi gli interventi, tra cui quelli di Maria Rosi, componente del cda del Cip Umbria; Leonella Pasqualini, direttore del master in Management dello sport e delle attività motorie dell’Unipg; Roberto Calzetti, editore del volume; Giuseppe Lomurno, presidente Fipav Umbria; Alviero Pittavini, già presidente della squadra di pallavolo femminile Skipper che ha giocato in serie A; Massimo Rolla, garante regionale dei diritti delle persone con disabilità; Gaetano Mollo, pedagogista e docente universitario.

"Il Viaggio del Persano"– questo il titolo dell’iniziativa che vede protagonisti Esso e Sam – è promosso
dall’Associazione Ecos, Fondazione Terzo Pilastro e realizzato con la collaborazione della Fondazione Real
Sito di Carditello e RAI per la sostenibilità
Questa storia racconta di due cavalli: il primo, di legno e cartapesta, colorato di azzurro, fu realizzato nel
1973 all’interno di un laboratorio a cui parteciparono i "pazienti liberati" da Franco Basaglia, il famoso
psichiatra che in quegli anni lavorava a Trieste fautore di quella "rivoluzione" che porta il suo nome. A
questo cavallo, di quattro metri, venne dato il nome di "Marco Cavallo", in memoria del mulo "Marco" che
per anni aveva prestato servizio lavanderia dell' Ospedale Psichiatrico di Trieste.
Per far uscire "Marco Cavallo" dai Padiglioni si dovette abbattere la recinzione.
"La testimonianza della povertà e della miseria dell’ospedale invase le strade della città, portando con sé la
speranza di poter stare insieme agli altri in un aperto scambio sociale, in rapporti liberi tra persone".
Il *cavallo azzurro* è così diventato il simbolo di quell’utopia che ha voluto restituire ai pazienti lo status di
“soggetti”, liberandoli dallo stigma dello sguardo medico, per quanto possibile.
L’altro cavallo, quello vero. si chiama Esso, della "razza Governativa di Persano", nata nel 1741 da un
incrocio di stalloni turchi e fattrici locali nelle scuderie reali del Regno di Napoli.
I cavalli di questa razza vennero prestati a Napoleone per la campagna di Russia di Napoleone e,
successivamente, parteciparono nei ranghi dell’Esercito Italiano, durante la prima e la seconda guerra
mondiale.
Esso è condotto da Sam, un cavaliere australiano, con il quale sta percorrendo 1.180 chilometri (il numero
180 non è casuale, poiché è il numero della legge detta "Basaglia") - dalla Reggia di Carditello (in provincia
di Caserta) a Trieste. È un viaggio “alla riscoperta concreta, secondo il pensiero basagliano, per la
promozione delle attività integrate di supporto, complementari al trattamento farmacologico e psicologico,
per favorire la concreta partecipazione della società civile al sostegno del disagio mentale"Esso frati e suoreI due cavalieri.TuttiUNIPG FISE PSY
Il 1 Novembre Esso e Sam hanno fatto sosta ad Assisi, nella splendida cornice della Basilica di San Francesco
hanno avuto la benedizione, insieme a tutto lo staff del Viaggio del Persano, il dott. Santo Rullo (psichiatra
presso Villa Letizia SRTRe di Roma e La Casa SRTRe del CeIS Roma, nonché Presidente Comitato Scientifico
ECOS - European Culture and Sport Organization), un rappresentante della FISE Umbria e la prof.ssa
Antonella Piccotti, a rappresentanza del nostro Corso di Laurea, che in più occasioni ha collaborato con
ECOS.

SPORT e CULTURA A3 1SPORT e CULTURA A3 2

Nei giorni 18 e 19 ottobre scorsi, si è svolta la XXIII Sessione dell'Accademia Olimpica Nazionale Italiana dal titolo " Lo Sport è Cultura" nella splendida cornice dell'isola di Procida, capitale italiana della Cultura 2022, rivolta a docenti del Corso di Laurea in Scienze Motorie, provenienti da tutta Italia.

Tra i relatori, tutti di altissimo livello, c'erano maestri dello sport,  ex olimpionici e giornalisti sportivi che hanno saputo coinvolgere la platea con interventi particolarmente interessanti.

A rappresentare la sede di Perugia il prof. Marco Quarato e la prof.ssa Antonella Piccotti, ai quali è stata consegnata una targa di partecipazione.

Si ricorda che nella scorsa edizione una nostra studentessa ha vinto il 1^ premio con un suo elaborato sullo Sport a misura di ciascuno.

Auspichiamo una sempre più fattiva collaborazione con tale prestigiosa Accademia, anche per ampliare  l'offerta formativa dei nostri studenti

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